La notizia è di pochi giorni fa: Twitter acquisisce la start up olandese Revue, specializzata in servizi di newlettering per autori, concorrente diretto di Substack, con l’obiettivo di offrire un servizio integrato con il social per giornalisti e per chi si occupa di informazione.

Twitter non ha indicato la cifra dell’operazione, e per ora le due piattaforme operano in maniera separata, per quanto Revue già offra la possibilità di generare newsletter direttamente dai tweet inviati nel corso del tempo, anche se la novità più rilevante già emersa è la completa gratuità del servizio per i content creator.

Schermata di Revue, la piattaforma acquisita da twitter

Per quanto l’operazione sia diretta in primo luogo a chi si occupa di informazione di tipo giornalistico, l’elasticità della piattaforma, la possibilità di generare contenuti e di raggiungere il proprio pubblico senza dover necessariamente conoscere a fondo l’utilizzo di strumenti digitali e soprattutto l’integrazione spontanea tra Revue e Twitter potrebbe generare rapidamente un nuovo modello di comunicazione se non per le aziende per chi si occupa di consulenza o di servizi alle imprese.

Mentre attendiamo i dati 2021 della ricerca Hootsuite – WeAreSocial sull’andamento dei social media in Italia nel corso della pandemia Covid-19, che dovrebbero uscire prossimamente, non possiamo trascurare un elemento emerso dalla ricerca globale: il pubblico chiede sempre più informazione, e premia l’informazione attendibile, scegliendo i contenuti e approfondendo i dati.

La realizzazione di un progetto newsletter potrebbe rappresentare – per chi ancora è rimasto lontano da questo tema per timidezza – un progetto 2021 da costruire con attenzione per fidelizzare i propri clienti, attirare l’attenzione di un nuovo pubblico e trasformare i prospect in consumatori attivi.

Un progetto di newsletter richiede naturalmente la capacità di programmare calendario e tempi, rispettando le scadenze, e di possedere le competenze perché la newsletter sia attraente dal punto di vista del contenuto e della realizzazione, anche attraverso l‘uso di immagini a corredo: una strada che vale la pena di percorrere se vogliamo uscire dalle dichiarazioni per arrivare allo storytelling.